Analisi dello stroke dopo TEVAR coinvolgente l’arco aortico
Melissano, G., Tshomba, Y., Bertoglio, L., Rinaldi, E., Chiesa, R.
European Journal of Vascular and Endovscular Surgery
OBIETTIVO
Analizzare l’incidenza dell’ictus dopo trattamento endovascolare dell’aorta toracica (TEVAR) per patologia dell’arco aortico.
METODI
Nell’ultimo decennio, 393 pazienti sono stati sottoposti ad un TEVAR presso la nostra Istituzione; in 143 casi è stato coinvolto l’arco aortico (32 zone ‘0’, 35 zone ‘1’ e 76 zona ‘2’). L’arteria succlavia sinistra (LSA) è stata rivascolarizzata selettivamente in 75 casi; l’LSA prossimale è stata legata o occlusa con un plug in 55 casi prima del rilascio dell’endoprotesi (EG).
RISULTATI
Il successo clinico iniziale, la mortalità perioperatoria, l’ischemia del midollo spinale e l’ictus in pazienti TEVAR, con o senza coinvolgimento dell’arco erano, rispettivamente, l’86,7% vs. 94,4%, il 4,2% vs. 2,4%, il 2,1% vs. 3,6% e il 2,8% vs. 1,2%. Il tasso di ictus è stato del 9,4% (P 0,02) in ‘zona 0’, 0% in ‘zona 1’ e 1,3% in ‘zona 2’ con risultati che mostrano grave ateromasia e/o trombosi in tutti i casi. L’ictus è stato osservato in pazienti sottoposti a rivascolarizzazione dell’LSA nel 2,6% o non sottoposti a rivascolarizzazione dell’LSA nel 2,9% dei casi; tuttavia, non è mai stato osservato in pazienti in cui l’LSA è stata occlusa prima del rilascio dell’endoprotesi e nel 4,5% dei pazienti in cui era pianificato al momento del rilascio dell’endoprotesi.
CONCLUSIONI
L’ictus dopo TEVAR non è raro soprattutto quando l’arco è coinvolto. Un’attenta selezione del paziente insieme ad una strategia per ridurre l’embolizzazione, come l’occlusione dei tronchi sovraortici prima del rilascio (dell’EG), possono svolgere un ruolo benefico.
10.1016/j.ejvs.2011.12.009