Angioscopia virtuale associata a TAC spirale nella dissezione aortica
Bertoglio, L., Melissano, G., Chiesa, R.
Milano, Italy Journal of Vascular Surgery 2011
La complessità della dissezione aortica pone problemi diagnostici impegnativi durante la il planning e il sizing del trattamento endovascolare: la localizzazione delle lacerazioni primarie e secondarie, l’orientamento spaziale della lamella intimale, il rapporto del vero e falso lume con i collaterali aortici e la valutazione della malperfusione ne sono esempi. Nonostante l’uso di diverse tecniche di riformattazione della tomografia computerizzata (TC), tra cui la ricostruzione multipiano ortogonale, obliqua e curva, la proiezione di massima intensità e il rendering volumetrico, la corretta valutazione delle dissezioni aortiche spesso richiede un approccio di imaging multimodale che coinvolge l’ecocardiografia transesofagea, l’ecografia intravascolare, l’angiografia a sottrazione digitale e la risonanza magnetica.
La TC spirale ha migliorato notevolmente le prestazioni della TC convertendo una modalità bidimensionale in un vero imaging tridimensionale, permettendo così lo sviluppo di nuove applicazioni che coinvolgono l’imaging volumetrico come l’angioscopia virtuale.
Un set di scansioni CT spirale standard con contrasto ottenuto con uno scanner multidetettore a 64 file può essere elaborato e analizzato su computer utilizzando il software open source OsiriX che permette l’angioscopia virtuale, che può essere migliorata dal plug-in Fovia. L’angioscopia virtuale consente la creazione di una vista endoluminale dell’aorta (copertina), e l’utente può “navigare” attraverso la lacerazione intimale nel vero lume (caselle verdi) o falso lume (caselle rosse) e valutare collaterali aortici e il loro rapporto con la lamella dissezione.1
La localizzazione dell’entry team prossimale e il rapporto della lamella dissecante con i tronchi sovra-aortici può essere l’aspetto cruciale per indagare (A). Le informazioni ottenute con l’angioscopia virtuale potrebbero anche aiutare a valutare le dissezioni dei lumi e il destino delle arterie viscerali e renali dopo il trattamento endovascolare con stent coperti e scoperti nella dissezione aortica associata a malperfusione (B).2,3 Inoltre, la stessa impostazione di rendering volumetrico se utilizzata per l’angioscopia virtuale può essere utilizzata in maniera prospettica per valutare stent viscerali o renali che passano attraverso la lamella di dissezione che vengono utilizzati per correggere la malperfusione statica (C).
10.1016/j.jvs.2010.03.029