Innesto di bypass aortobifemorale con protesi stretch in politetrafluoroetilene espanso in pazienti con malattia aterosclerotica occlusiva

Innesto di bypass aortobifemorale con protesi stretch in politetrafluoroetilene espanso in pazienti con malattia aterosclerotica occlusiva

Chiesa, R., Marone, E.M., Tshomba, Y., Logaldo, D., Castellano, R., Melissano, G.

Annals of Vascular Surgery 2009

INTRODUZIONE/OBIETTIVI

Lo scopo di questo studio retrospettivo è stato valutare la performance di protesi biforcate, estensibili longitudinalmente (stretch), in politetrafluoroetilene espanso (ePTFE) impiantate in pazienti con malattia aterosclerotica occlusiva aortoiliaca o aortofemorale.

MATERIALI E METODI

Tra ottobre 1991 e dicembre 2005, 822 pazienti consecutivi (708 uomini, 114 donne; età media 63,8 anni) sono stati sottoposti a ricostruzione aortoiliaca o aortofemorale utilizzando una protesi stretch ePTFE biforcata. Preoperatoriamente, tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazioni ultrasonografiche e arteriografiche e sono stati divisi in gruppi secondo la stratificazione morfologica TASC II delle lesioni iliache. Settantasette pazienti (9,4%) avevano lesioni di tipo B, 314 (38,2%) avevano lesioni di tipo C, e 431 (52,4%) sono stati classificati come lesioni di tipo D.

RISULTATI

L’endoarterectomia dell’aorta è stata necessaria in 172 pazienti (21%); le arterie femorali sono state endoarterectomizzate in 222 (27%). Il confezionamento di bypass femoropopliteo è stato eseguito in 18 pazienti, il bypass aortorenale in 12, e l’innesto dell’arteria mesenterica in uno. Un paziente è morto perioperatoriamente per infarto miocardico. La morbilità perioperatoria comprendeva complicanze cardiache (2,2% dei pazienti), respiratorie (0,9%) e gastrointestinali (1,2%), nonché insufficienza renale acuta (1,3%). In sette pazienti è stata registrata un’emorragia che ha richiesto una revisione chirurgica entro le prime 24 ore dall’intervento. Ci sono stati quattro casi (0,5%) di trombosi immediata dell’innesto e cinque (0,6%) di trombosi di un solo arto. Durante un tempo medio di follow-up di 72 mesi (range 28-170), 58 pazienti (7,1%) sono stati persi e 205 pazienti (24,9%) sono morti. Le percentuali pervietà primaria e secondaria delle protesi, durante il periodo di osservazione, sono state rispettivamente del 90,6% e del 97,9%. Dodici occlusioni tardive dell’innesto si sono risolte dopo la sola trombectomia. Undici casi di trombosi tardive di un singolo arto si sono risolte da seguito di trombectomia e profundoplastica. Il tasso di salvataggio dell’arto durante il periodo di osservazione nei pazienti che hanno subito l’operazione per ischemia critica dell’arto è stato dell’84.5%. Ci sono state nove infezioni di protesi post-operatorie (tasso di infezione dell’1,1%) nella serie.

CONCLUSIONI

La nostra esperienza a lungo termine con le protesi stretch in ePTFE nella ricostruzione aortoiliaca e aortofemorale mostra che queste protesi hanno un alto tasso di pervietà e un basso tasso di complicazioni legate all’innesto.

10.1016/j.avsg.2009.01.004