Ischemia del midollo spinale dopo la riparazione elettiva endovascolare dell'aorta toracica
Chiesa, R., Melissano, G., Marrocco-Trischitta, M.M., Civilini, E., Setacci, F.
Journal of Vascular Surgery
OBIETTIVO
Il deficit neurologico dopo il trattamento endovascolare dell’aorta toracica è una complicazione riportata con frequenza variabile che può essere associata a grave morbilità e mortalità. Il meccanismo di ischemia midollare sembra essere multifattoriale e rimane mal definito. Abbiamo analizzato la nostra esperienza per studiare i determinanti della paraplegia dopo la riparazione con endoprotesi dell’aorta toracica, per identificare i pazienti a rischio e per valutare l’efficacia delle tecniche ausiliarie.
METODI
In un periodo di 5 anni (da giugno 1999 a dicembre 2004), 103 pazienti sono stati sottoposti in elezione a riparazione endovascolare dell’aorta toracica presso un centro di riferimento universitario. Le indicazioni per il trattamento erano aneurismi aterosclerotici in 88 pazienti, dissezione cronica di tipo B in 10 pazienti e ulcera aortica penetrante in 5 pazienti. Quattro dei 103 pazienti affetti da aneurismi dell’aorta toracoaddominale erano stati sottoposti a procedure ibride e sono stati esclusi dall’analisi cumulativa. Dodici pazienti con aneurismi dell’arco aortico in zona 0 e zona 1 sono stati operati con debranching chirurgico sincrono o a tappe. Il drenaggio preoperatorio del liquido cerebrospinale (CSF) è stato istituito in sette pazienti selezionati. I deficit neurologici sono stati valutati da un neurologo indipendente e classificati come immediati o tardivi. I dati demografici dei pazienti e i fattori perioperatori relativi alla procedura endovascolare sono stati valutati utilizzando analisi statistiche univariate.
RISULTATI
Un successo tecnico primario è stato raggiunto in 94 pazienti (94.9%). Ad un follow-up medio di 34 ± 14 mesi, un successo clinico a medio termine è stato ottenuto in 90 pazienti (90,9%). Quattro pazienti (4,04%) hanno avuto un deficit neurologico ritardato che si è risolto completamente dopo l’avvio del drenaggio del CSF, la somministrazione di steroidi e la regolazione farmacologica della pressione arteriosa. Nessuno dei quattro pazienti sottoposti a procedure ibride per aneurisma dell’aorta toracoaddominale aveva paraplegia o paraparesi. Le analisi univariate hanno identificato solo una pressione arteriosa media più bassa perioperatoria (MAP) di <70 mm Hg come fattore di rischio significativo (P < .0001).
CONCLUSIONI
L’ipotensione perioperatoria (MAP <70 mm Hg) risultata essere un fattore predittivo significativo di ischemia midollare; quindi, un attento monitoraggio e una pronta correzione della pressione arteriosa possono prevenire lo sviluppo della paraplegia. Quando quest’ultima si è verificata, la riduzione della pressione del CSF tramite drenaggio è stata utile. I pazienti con una riparazione dell’aorta addominale precedente o sincrona possono anche beneficiare del drenaggio del CSF come aggiunta perioperatoria.
10.1016/j.jvs.2005.04.016