Alla ricercar di marcatori biologici di placche aterosclerotiche ad alto rischio dell’arteria carotide: l’aumentata ossidazione delle LDL
Chiesa, R., Melissano, G., Castellano, R., Astore, D., Marone, E.M., Grossi, A., Maggi, E., Finardi, G., Casasco, A., Bellomo, G.
Annals of Vascular Surgery 1998
L’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL) è uno step chiave nello sviluppo e nella progressione dell’aterosclerosi perché genera epitopi molecolari che sono maggiormente aterogenici delle LDL da cui derivano. Si è riscontrato precedentemente che pazienti con aterosclerosi carotidea hanno un titolo anticorpale contro le LDL ossidate significativamente più alto rispetto ai soggetti normali. Obiettivo del seguente studio è di correlare I marcatori biologici dell’ossidazione delle LDL con il grado di stenosi carotidea e con l’ulcerazione della placca (PU) in una serie di pazienti sottoposti a endoarterectomia carotidea (CEA). Sono stati inclusi nello studio 94 pazienti consecutivi (68M e 26F, età media 67.3 ± 8.2 anni) sottoposti a CEA presso il nostro istituto tra giugno 1993 e gennaio 1994. Il grado di stenosi carotidea e la presenza e l’estensione di PU sono state correlate con i livelli di anticorpi (IgG) contro LDL ossidate (rame ++ ossidate [oxLDL] o LDL malondialdeide derivate [MDA-LDL]), che rispecchiano costantemente l’avvenimento delle modificazioni ossidative in vivo. Una correlazione statisticamente significativa (r=0.23, P=0.039) è stata riscontrata tra il grado di stenosi carotidea e il rapporto specifico di antiMDA-LDL (un parametro che descrive la specificità delle LDL verso le altre proteine come bersaglio per le modificazioni ossidative). Una correlazione statisticamente significativa è stata inoltre riscontrata tra il grado di PU e le IgG antioxLDL (r=0.32, p=0.011), le IgG anti MDA-LDL (r=0.25, p =0.045) e il rapporto specifico delle IgG antiMDA-LDL (r=0.38, p=0.002). Nessuno dei classici parametri biochimici (colesterolo totale, LDL e HDL e trigliceridi) si correlava con le caratteristiche di placca menzionate precedentemente. I risultati esposti supportano l’uso di marcatori biologici dell’ossidazione in vivo (titolo di autoanticorpi per LDL ossidate) per valutare il quadro clinico dell’aterosclerosi carotidea sia negli screening che in studi di monitoraggio.
10.1007/s100169900107