Bypass carotido-succlavio e occlusione endovascolare della succlavia con Amplatzer vascular plug prima della riparazione toracica aperta o endovascolare

Bypass carotido-succlavio e occlusione endovascolare della succlavia con Amplatzer vascular plug prima della riparazione toracica aperta o endovascolare

Bertoglio, L., Salvati, S., Fittipaldi, A., Melloni, A., Kahlberg, A., Cambiaghi, T., Melissano, G., Chiesa, R.,

Journal of Vascular Surgery 2020

OBIETTIVO

Lo scopo di questo studio era di valutare la sicurezza e l’efficacia dell’occlusione endovascolare dell’arteria succlavia prevertebrale (SA) usando un occlusore vascolare Amplatzer dopo la rivascolarizzazione profilattica con il bypass carotido-succlavio (CSB) nel contesto dell’impianto dell’endoprotesi toracica o della riparazione aperta dell’arco con la tecnica “Frozen Elephant Trunk”

METODI

Tutti i pazienti sottoposti all’embolizzazione con occlusore della SA (SAPE) e CSB da settembre 2009 a dicembre 2018 sono stati arruolati in uno studio registrato (studio SAPE: clinicaltrials.gov NCT03620006). L’end point primario era il successo tecnico, definito come occlusione completa dell’origine della SA, e come era influenzato dall’anatomia della SA. Gli end point secondari erano le complicanze del vaso di accesso, gli eventi cerebrovascolari e la pervietà del CSB.

RISULTATI

Le 101 procedure SAPE sono state eseguite utilizzando un occlusore vascolare Amplatzer di tipo I (35 pazienti) o di tipo II (66 pazienti). Un accesso percutaneo ipsilaterale all’estremità superiore è stato utilizzato nel 66% dei pazienti e un accesso all’arteria radiale nel 50% delle procedure. Il tasso di successo tecnico primario a 30 giorni è stato del 95% (cinque pazienti hanno ricevuto un plug aggiuntivo); cinque endoleaks di tipo IC sono stati osservati e trattati con successo o con una legatura chirurgica (nelle procedure di riparazione dell’arco aperto) o con una procedura di embolizzazione secondaria (gruppo di esclusione endovascolare dell’aneurisma toracico). Tre complicanze dell’accesso vascolare (3%) sono state registrate con l’approccio percutaneo brachiale. Ad un tempo di follow-up mediano di 11 mesi (range, 2-19 mesi), non è stata osservata alcuna endoleak di tipo IC di nuova insorgenza e il tasso di pervietà del CSB è stato del 97%.

10.1016/j.jvs.2019.08.237