Defibrillatore farmacologico impiantabile (AIPhD): Investigazione preliminare negli animali
Cammilli L, Mugelli A, Grassi G, Alcidi L, Melissano G, Menegazzo G, Silvestri V.
Pacing and Clinical Electrophysiology 1991
Il trattamento della fibrillazione ventricolare (VF) tramite l’uso di defibrillatori cardiovertitori automatici impiantabili (AICD) pone molti seri problemi e limitazioni allo stato attuale. Per superare tali problemi, si propone un metodo totalmente nuovo per determinare la VF o la tachicardia ventricolare sostenuta (VST). La nostra proposta consiste nel rimpiazzare la scarica elettrica, che è pericolosa, ritardata e in alcuni casi inefficace, con una scarica chimica: ad esempio un bolo di sostanza chimica per via retrograda nel seno coronarico (CS) immediatamente dopo l’insorgenza della VF. Il possibile device è ipotizzato e gli studi preliminari sugli animali, effettuati per verificare gli assunti teoretici sono esposti. Nei conigli e in animali più grandi (pecore e suini). Farmaci sono stati somministrati nel letto coronarico: lidocaina è stata utilizzata nel 86% degli animali e il tosilato di bretilio nel 14%. I risultati sono stati: la lidocaina ha arrestao il 100% delle VF e ripristinato il ritmo sinusale nei conigli; la lidocaina ha trasformato la VF in VST nelle pecore e nei suini il bretilio ha prodotto immediatamente il ritmo sinusale in un caso; in un altro è stato raggiunto solo un ritmo sinusale ritardato e per breve tempo; nell’ultimo casso è comparsa una tachicardia ventricolare a 128 bpm. In considerazione della disponibilità di nuovi farmaci che sono davvero in grado di defibrillare (bretilio, betanidine, clofilio, antidepressivi triciclici, derivati feenotiazidici), si propone di investigare questi farmaci in cuori isolati, prelevati da animali adeguati come i cani (pecore e suini sono difficili da defibrillare) e in umani durante studi elettrofarmacologici.
10.1111/j.1540-8159.1991.tb05126.x
