Gestione dell'infezione dell'endograft toracico
Kahlberg, A., Tshomba, Y., Baccellieri, D., Bertoglio, L., Rinaldi, E., Ardita, V., Colombo, E., Moscato, U., Melissano, G., Chiesa, R., Apruzzi, L., Bossi, S., Castellano, R., Catenaccio, B., Ferrante, A.M., Landoni, G., Lembo, R., Nardelli, P., Pasin, L., Simonini, E., Venturini, M.,
Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery 2021
La riparazione endovascolare dell’aorta toracica (TEVAR) è emersa come un’alternativa promettente e meno invasiva alla chirurgia aperta convenzionale per il trattamento della patologia dell’aorta toracica. La maggior parte della sorveglianza dopo TEVAR si concentra sugli aspetti tecnici della procedura, tra cui endoleak, migrazione del dispositivo e rottura dell’endograft; finora, la conoscenza circa complicanze infettive coinvolgenti l’endograft è limitata a rapporti aneddotici. Diversi fattori eziopatogenetici possono giocare un ruolo nelle infezioni dell’endograft toracico (TEI), tra cui la contaminazione perioperatoria, la diffusionae ematogena e la traslocazione batterica locale. La fistolizzazione con l’esofago o l’albero bronchiale è, inoltre, un meccanismo comune di TEI secondaria, e rappresenta un evento drammatico che richiede una gestione multidisciplinare. La valutazione dei fattori di rischio e la prevenzione hanno un ruolo chiave nell’evitare lo sviluppo di nuove TEI. Quando si instaura una condizione di TEI, il trattamento è impegnativo e comprende diverse terapie mediche associate a varie opzioni chirurgiche. I pazienti sono di solito gravemente compromessi dalla sepsi, e nella maggior parte dei casi sono considerati non idonei alla chirurgia a causa delle condizioni cliniche generali o del coinvolgimento locale. Quindi, i risultati delle diverse strategie terapeutiche per la TEI sono ancora gravati da morbilità e mortalità molto elevate. In questo articolo, abbiamo rivisto la letteratura inglese circa le principali strategie proposte per la gestione operativa della TEI, abbiamo riportato e analizzato la nostra serie personale di 7 pazienti trattati presso il nostro istituto per TEI dal 1999 al 2009, e abbiamo riassunto i risultati dei dati raccolti durante una recente indagine nazionale multicentrica italiana, eseguita per studiare le fistole aorto-esofagee e aorto-bronchiali trattate con TEVAR o sviluppatesi a seguito di TEVAR.