Il ruolo del doppler transcranico nella chirurgia della carotide
Chiesa R, Minicucci F, Melissano G, Truci G, Comi G, Paolillo G, Grossi A
European Journal of Vascular Surgery 1992
Per valutare l’utilità del doppler transcranico (TCD) nella chirurgia della carotide, 90 pazienti sottoposti a endoarterectomia carotidea sono stati studiati. TCD è stato eseguito preoperatorialmente con compressione digitale della carotide e intraoperatorialmente al momento del clampaggio, insieme al monitoraggio EEG di prassi. È stata considerata la percentuale di velocità cerebrale media residua (%MCAV) durante la compressione o il clampaggio. La %MCAV intraoperatoria al clampaggio è stata confrontata con i valori ottenuti nella valutazione preoperatoria durante il test di compressione e con i dati EEG; le registrazioni EEG sono state rivalutate da un neurologo in singolo cieco e suddivise in tre gruppi: gruppo A normale; gruppo B moderate anomalie e gruppo C anomalie maggiori. Non ci sono state differenze significative tra la %MCAV preoperatoria (test di compressione) e intraoperatoria (clampaggio) alle analisi separate dei dati correlati a velocità sistolica, diastolica e media. La %MCAV sistolica, diastolica e media e l’indice di Gosling dopo il clampaggio sono stati comparati con i dati EEG: non ci sono state differenze significative tra i gruppi A e B, d’altro canto nei pazienti con anomalie maggiori all’EEG (gruppo C) la %MCAV al TCD era ridotta a zero. In conclusione il TCD preoperatorio associato alla compressione carotidea sembra essere un metodo sicuro e utile per identificare pazienti con un rischio di ischemia cerebrale durante il clampaggio carotideo. I pazienti senza flusso residuo al TCD intraoperatorio devono essere considerati ad alto rischio di ischemia e in questo gruppo l’uso di uno shunt è mandatorio.
10.1016/S0950-821X(05)80243-9