Improved Cannulation: Tecnica per la riparazione dell'aneurisma dell'aorta toracoaddominale
Efrem Civilini, Germano Melissano, Roberto Chiesa
Annals of Thoracic Surgery 2010
Abbiamo letto con interesse l’articolo di Di Luozzo e colleghi che riporta un sito alternativo di cannulazione per il drenaggio venoso durante gli interventi sull’aorta toracoaddominale. Anche in assenza di trombosi o di ostruzione anatomica della vena cava inferiore, diversi fattori possono complicare l’incannulazione, tra cui la posizione del paziente e la compressione estrinseca da un aneurisma aortico.
In casi simili a quelli riportati da Di Luozzo e colleghi, anche noi abbiamo spesso riscontrato difficoltà nell’incannulamento venoso dall’inguine sinistro. Nella nostra esperienza, tuttavia, grazie alla competenza nell’endotrapianto aortico endovascolare e alla pronta disponibilità di un arco a C portatile in sala operatoria, inseriamo un guida flessibile da 0,035 pollici dalla vena femorale all’atrio destro, utilizzando semplici tecniche con cateteri sotto guida fluoroscopica con contrasto endovenoso. L’iniezione di contrasto permette di determinare la pervietà della vena iliocavale e i cateteri più adatti. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, un semplice catetere Multipurpose (Cordis Corp, Miami, FL) e una guida steerable (Storq, Cordis Corp) sono sufficienti. L’esatta posizione della guida è confermata dall’ecocardiogramma transesofageo intraoperatorio (TEE) con la finestra diagnostica limitata al tratto toracico. La guida viene poi sostituita con una extra rigido. Quindi si fanno avanzare una cannula venosa percutanea (Medtronic, Minneapolis, MN) con un dilatatore a punta affusolata sulla guida rigida e la si posiziona sotto guida TEE.
Con questo metodo abbiamo incannulato in modo sicuro l’atrio destro dalla vena femorale sinistra per realizzare il bypass cardiopolmonare senza alcuna necessità di ulteriore dissezione o di ulteriore esposizione dei tessuti.
10.1016/j.athoracsur.2009.08.030