La chirurgia vascolare durante l’emergenza COVID-19 negli ospedali hub della Lombardia: Esperienza su 305 pazienti

La chirurgia vascolare durante l'emergenza COVID-19 negli ospedali hub della Lombardia: Esperienza su 305 pazienti

A., Mascia, D., Bellosta, R., Attisani, L., Pegorer, M., Socrate, A.M., Ferraris, M., Trabattoni, P., Rinaldi, E., Melloni, A., Monaco, F., Melissano, G., Chiesa, R.

European Journal of Vascular and Endovascular Surgery Open Access Volume 61, Issue 2, Pages 306 – 315 February 2021 Kahlberg,

INTRODUZIONI/OBIETTIVI

Durante la fase più aggressiva dell’epidemia di COVID-19 in Italia, la Regione Lombardia ha individuato una serie di ospedali, denominati Hub, scelti per servire l’intera regione per casi altamente specializzati, tra cui la chirurgia vascolare. Questo studio riporta l’esperienza dei quattro HUB per la chirurgia vascolare in Lombardia e fornisce un confronto della mortalità in ospedale e degli eventi avversi maggiori (MAE) in accordo con la positività al test COVID-19.

MATERIALI E METODI

Sono stati raccolti prospetticamente e analizzati i dati di tutti i pazienti che si sono rivolti al Dipartimento di Chirurgia Vascolare degli Hub dal 9 marzo al 28 aprile 2020. Un tampone positivo per COVID-19 o i sintomi (febbre > 37,5 °C, sintomi del tratto respiratorio superiore, dolore toracico e storia di contatti/viaggi) associati a polmonite interstiziale alla tomografia computerizzata del torace sono stati considerati diagnostici della malattia COVID-19. Le caratteristiche dei pazienti, le variabili perioperatorie e gli outcome ospedalieri sono stati confrontati in base al test COVID-19. è stato utilizzato un modello multivariabile per identificare i fattori predittivi indipendenti di morte in ospedale e gli eventi avversi maggiori (MAE).

RISULTATI

Tra i 305 pazienti inclusi, 64 (21%) sono risultati positivi a COVID-19 (gruppo COVID) e 241 (79%) negativi (gruppo non-COVID). I pazienti COVID hanno presentato più frequentemente un’ischemia acuta degli arti rispetto ai pazienti non-COVID (64% vs. 23%; p < .001) e hanno avuto una mortalità ospedaliera significativamente più alta (25% vs. 6%; p < .001). Il successo clinico, gli MAE, i reinterventi e le complicazioni polmonari e renali erano significativamente peggiori nei pazienti COVID. I fattori di rischio indipendenti per la morte ospedaliera erano COVID (OR 4.1), il trattamento medico (OR 7.2) e il regime di emergenza (OR 13.6). COVID (OR 3.4), obesità di classe V (OR 13.5) e regime di emergenza (OR 4.0) erano fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di MAE.

CONCLUSIONI

Durante la pandemia di COVID-19 in Lombardia, l’ischemia acuta degli arti è stata la malattia vascolare più frequente che ha richiesto un trattamento chirurgico. La COVID-19 è stata associata a un rischio quattro volte maggiore di morte e a un rischio tre volte maggiore di eventi avversi maggiori.

10.1016/j.ejvs.2020.10.025