L’endoscopia è utile per la diagnosi precoce di colite ischemica dopo chirurgia aortica? Risultati di uno studio prospettico
Fanti L, Masci E, Mariani A, Chiesa R, Jannello A, Melissano G, Castellano R, Guerini S, Tittobello A
Italian Journal of Gastroenterology and Hepatology 1997
INTRODUZIONE
La colite ischemica è una complicanza infrequente ma potenzialmente fatale della chirurgia aortica addominale. La sua presentazione è spesso sottostimata per la paucità dei sintomi nonostante la reale incidenza di colite ischemica possa essere più elevata.
OBIETTIVI
Determinare il valore prognostico e la sensibilità dell’endoscopia; i reperti endoscopici nel postoperatorio precoce sono stati valutati.
METODI: Lungo un periodo di tre anni è stato condotto uno studio prospettico in una serie consecutiva di 105 pazienti (età media 68.9 anni, intervallo 51-85) sottoposti di prassi a rettosigmoidoscopia entro 72 ore dall’intervento di ricostruzione aortica.
RISULTATI
Ischemia colica è stata riscontrata in 12 pazienti (11.4%); 5 avevano un’evidenza endoscopia di colite ischemica moderata, ulcerazioni sono state identificate in 5 pazienti e necrosi diffusa superficiale in altri due. Sette dei 12 pazienti erano sintomatici. Una laparotomia non si è mai resa necessaria e tutti i pazienti sono stati trattati conservativamente con successo. Non ci sono stati morti. Lo sviluppo di ischemia colica non ha avuto correlazioni con il fatto che la procedura fosse stata eseguita in elezione o urgenza, né con la durata del clampaggio aortico, con la pervietà della mesenterica inferiore o la sua legatura e nemmeno con la pervietà delle arterie ipogastriche.
CONCLUSIONI
La rettosigmoidoscopia è un metodo efficace per la diagnosi precoce dell’ischemia colica. Una endoscopia precoce dovrebbe essere eseguita regolarmente solo in pazienti in cui una riduzione del flusso sia sospettata sulla base dell’obiettività intraoperatoria del colon o in presenza di sintomi