Riperfusione routinaria precoce dell’arto utilizzando stent-graft fenestrati precaricati per procedure complesse dell’aorta endovascolare

Riperfusione routinaria precoce dell'arto utilizzando stent-graft fenestrati precaricati per procedure complesse dell'aorta endovascolare

Bertoglio, L., Loschi, D., Grandi, A., Melloni, A., Bilman, V., Melissano, G., Chiesa, R.

CardioVascular and Interventional Radiology 2020

INTRODUZIONE

Valutare i risultati dello stent-graft precaricato (PLD) nel trattamento di routine degli aneurismi pararenali e toraco-addominali rispetto al design standard (SND).

METODI

Sono stati raccolti i dati dei pazienti trattati con riparazione endovascolare dell’aneurisma fenestrato/ramificato dal 2013. Dal 2017, il PLD (sistema di rilascio 23F) è stato implementato nella nostra pratica standard e i risultati sono riportati. Le misure agli endpoint primari erano: successo tecnico, eventi avversi a 30 giorni, tempo di ischemia della gamba, tempo procedurale ed esposizione alle radiazioni. Le misure agli endpoint secondari erano: produzione intraoperatoria di urina, necessità di integrazione di bicarbonato, innalzamento dei biomarcatori postoperatori e necessità di trasfusioni di sangue. Un matching mediante propensity score con rapporto 1:1 sulla base dell’endoprotesi e dell’estensione dell’aneurisma è stata eseguita con la coorte SND (sistema di erogazione 18F) per evidenziare i possibili vantaggi della PLD.

RISULTATI

Una PLD è stata impiegata in 32 pazienti non consecutivi con un tasso di successo tecnico e clinico rispettivamente del 100% e dell’81%: non è stata registrata alcuna mortalità. Eventi avversi di grado ≥ 1 della Society for Vascular Surgery sono stati osservati in 10 casi (31%): sono state osservate cinque paraparesi temporanee. Diciassette pazienti PLD sono stati abbinati. Il tempo procedurale era più breve nel gruppo PLD (266 vs. 390 min; p = 0.001) così come il tempo di fluoroscopia (68 vs. 96 min; p = 0.019) e mezzi di contrasto utilizzati (180 vs. 382 ml; p = 0.045). Il tempo di ischemia dell’arto controlaterale era significativamente più alto nel gruppo SND (0 vs. 70 min; p = 0.042). La necessità di trasfusione di sangue e il picco postoperatorio della creatina fosfochinasi erano più bassi nel gruppo PLD (151 vs. 449 U/l; p < 0.001).

CONCLUSIONI

Il design dello stent-graft precaricato permette un approccio mono-femorale nella maggior parte degli interventi riducendo i tempi procedurali e l’ischemia sulla gamba controlaterale, portando a possibili benefici.

10.1007/s00270-020-02596-1