Risposta
Germano Melissano, Roberto Chiesa
Journal of Endovascular Therapy 2009
Apprezziamo molto l’interesse del Dr. Bakoyiannis e del suo gruppo riguardo il nostro commento su invito1 sul loro articolo. Nel periodo intercorso tra l’invio del loro articolo di revisione e la sua pubblicazione, il numero di casi di riparazione ibrida di TAAA riportati è aumentato da 108 a 169. Hanno quindi aggiunto i 61 nuovi casi alla loro analisi, il che dimostra chiaramente l’interesse che i chirurghi vascolari hanno per questa tecnica innovativa e attraente nonostante la sua complessità.
Desideriamo anche ringraziare il Dr. Bakoyiannis per aver sostenuto molti concetti espressi nel nostro commento. Siamo d’accordo che la tempistica delle procedure è ancora controversa, e per essere adeguatamente alimentato, uno studio comparativo avrebbe bisogno di molti più pazienti di quelli trattati finora. Inoltre, il miglior esito riportato nei pazienti trattati con una singola procedura ibrida, invece di 2 procedure a stadi, potrebbe riflettere un errore di selezione. Nella nostra pratica, spesso offriamo una procedura singola ai pazienti più in forma e una procedura graduale agli individui più fragili. Siamo anche d’accordo che se si sceglie l’approccio staged, la tempistica tra le 2 operazioni è cruciale per evitare di perdere pazienti.
Nella loro corrispondenza, il Dr. Bakoyiannis e i colleghi hanno portato ulteriori informazioni su questo affascinante nuovo approccio agli aneurismi toracoaddominali complessi.
10.1583/09-2934LR.1